SOMMELIER DU PARFUM Blog
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Profumo e veganismo

I termini cruelty-free, senza alcool, naturale e ovviamente vegano sono apparsi sulle etichette dei profumi da diversi anni.

Modificato su
août 17 2023

Da
Samuel Fillon

Releon8211 @ Canva
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Esistono diversi marchi assegnati da associazioni, tra cui V-Label e Eve Vegan in Francia, che certificano che un prodotto è adatto all'uso o al consumo da parte di un vegano. Lolitaland di Lolita Lempicka, ad esempio, ha ottenuto il marchio "vegano" dall'associazione One Voice, e ci si può chiedere cosa significhi e come si differenzi da un prodotto privo di tale marchio. Una breve storia dell'uso di note di origine animale in profumeria.

Per secoli i nasi hanno utilizzato in abbondanza note animali. Il muschio, ad esempio, derivato dal muschio del Tonchino, una pianta dell'Himalaya, è stato ampiamente utilizzato fino all'inizio del XX secolo, quando la specie è diventata a rischio di estinzione e il suo uso è stato vietato dal Trattato di Washington nel 1973. Da allora, nonostante il bracconaggio, non sono state trovate tracce di muschio "naturale" nelle nostre bottiglie. Il muschio sintetico, invece, ha un suo profumo ed è ampiamente utilizzato nelle composizioni moderne, ma come suggerisce il nome, non è legato allo sfruttamento degli animali, nemmeno indirettamente.

Lo stesso destino è toccato allo zibetto, un felino dell'Africa orientale le cui ghiandole perianali emanano un intenso odore di pelo. Allevato con la promessa di un tragico destino: l'essenza veniva ottenuta tramite curettage... - Da alcuni decenni la nota di zibetto è ottenuta esclusivamente per via sintetica e i profumi che la utilizzavano sono stati riformulati. Infine, il castoreum, estratto dalle ghiandole anali del castoro nordamericano, può ancora essere utilizzato in teoria, ma in pratica anch'esso è stato ricostituito sinteticamente.

Cosa rimane dell'animale nei profumi? Esistono alcuni rari casi in cui vengono ancora utilizzate materie prime naturali di origine animale: iraceo, cera d'api e ambrettolide.

Hyraceum

L'urina fossile depositata dall'irace, un piccolo animale africano, hyraceum, se diluita in alcol, dà un odore animale simile a quello dello zibetto.

Cera d'api

La cera d'api può essere estratta con l'etanolo per ottenere un profumo dolce e gourmand che è la firma di alcune creazioni.

Ambertolide

Il precursore di questo muschio sintetico è una gomma secreta da una varietà di cocciniglia. Un problema per i puristi. Per gli altri va tutto bene.

Anche nei tre casi sopra descritti, bisogna tenere presente che tra le molecole naturali, che sono costose e il cui approvvigionamento è incerto, esistono ormai quasi sempre dei sostituti ottenuti per via sintetica. Le case creative quindi li privilegiano sistematicamente e i profumi sono di fatto vegani nella stragrande maggioranza dei casi.

Ulteriori informazioni: su Slate.fr è possibile trovare ancora alcuni profumi con note animali.